Generale e uomo di Stato greco. Dopo aver partecipato alla guerra contro la
Turchia (1897) e alle guerre balcaniche (1912-13), nel 1915 ottenne il grado di
capo di Stato Maggiore e sostenne la politica di neutralità della Grecia
perseguita da re Costantino. Seguì il re nelle vicende dell'esilio (nel
1917 e di nuovo nel 1923) e rientrò stabilmente in patria nel 1926, dando
un forte impulso al movimento monarchico degli Eleuterofroni (da lui fondato nel
1921) e assumendo il ministero della Guerra nel Gabinetto di Konstantìnos
Demertzìs, formatosi in seguito alla restaurazione monarchica del 1935.
Presidente del Consiglio nel 1936, instaurò una dittatura di tipo
fascista, facendosi poi nominare presidente del Consiglio a vita (1938). Mentre
riorganizzava l'esercito e provvedeva alla costruzione di una linea fortificata
in difesa del territorio nazionale, che portò il suo nome, si
orientò in politica estera su posizioni favorevoli alla Germania.
L'annessione dell'Albania da parte italiana (1939) e l'ultimatum di Mussolini
del 28 ottobre 1940, però, spinsero
M. a fianco della Gran
Bretagna mentre conduceva con abilità la guerra contro l'Italia (Itaca
1871 - Atene 1941).